dottor pietro pizzi
C.S.R.T.O.
Centro per lo Studio, la Ricerca, e la Terapia dell'Obesità

Il “Centro per lo Studio, la Ricerca e la Terapia dell’Obesità, (C.S.R.T.O.)”, diretto dal Dott. Pietro Pizzi, ha sede nel Policlinico di Monza. Il 3 giugno 2000, presso la Struttura Sanitaria, si è svolto il “Simposio sui moderni orientamenti in tema di obesità” a cui hanno preso parte diversi specialisti, oltre a medici di base e personale paramedico.
Nel corso del Simposio ha avuto luogo l’inaugurazione del “C.S.R.T.O.”, oggi riferimento nazionale ed internazionale per la chirurgia laparoscopica dell'obesità e per le malattie correlate all'obesità quali, l’ernia iatale, la colelitiasi, le ernie ombelicali e post-incisionali, il cancro dello stomaco e del colon-retto, l’incontinenza urinaria femminile e le patologie proctologiche.

L'obesità patologica è una malattia che implica molteplici fattori di carattere ereditario, biochimico, ormonale, ambientale, comportamentale e culturale. Pertanto, la gestione dell'obesità negli stati avanzati, costituisce un lavoro multidisciplinare per il quale sono necessarie non soltanto le competenze del chirurgo, ma anche quelle di altri operatori sanitari.

È essenziale che l'équipe di esperti coinvolga stabilmente ulteriori importanti figure professionali: (approfondisci >)
• Nutrizionista-Dietologo
• Internista-Gastroenterolodo-Endocrinologo
• Psicologo-Psichiatra
• Fisioterapista

Molti sono i fattori che possono condurre all’obesità: (approfondisci >)
• Equilibrio energetico
• Ereditarietà
• Disturbi del metabolismo
• Alimentazione ed abitudini
• Fattori psicologici
Ciascuno di questi fattori o la combinazione casuale degli stessi, può portare all’obesità.

Più semplicemente, l’obesità viene classificata con il BMI: Body Max Index/Indice di Massa Corporea: (calcola il tuo BMI >)

Diversi studi scientifici avvalorano tale classificazione e dimostrano come l’obesità non sia un problema di natura estetica, quanto sanitaria. Anche l’aspettativa di vita può subire una riduzione significativa.

Il C.S.R.T.O. fornisce un reale supporto per favorire la corretta informazione e conoscenza della validità della chirurgia mini-invasiva e per guarire dall’obesità. Si pone inoltre, quale obiettivo, il dialogo e l’informazione al paziente. Per renderlo edotto sulle problematiche legate all'obesità e proponendo soluzioni concrete per migliorarne la qualità della vita.

Da molti anni, il C.S.R.T.O. prosegue il lavoro di ricerca attiva nello studio e nel trattamento dell’obesità, sviluppando avanzate tecniche di valutazione, d’analisi e di terapia. Nel profilo dell’ evoluzione di una società sempre più destinata al fenomeno dell’obesità, la Medicina si trova ad affrontare una epidemia sottostimata, capace di incidere significativamente sulla qualità della vita di chi ne è affetto, nonché sulla sua durata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il soprappeso uno tra i dieci fattori di rischio nel mondo e, uno tra i primi cinque nei Paesi sviluppati. Nel 1987 ha riconosciuto l’obesità come patologia a sé stante. L’obesità costituisce, secondo l’OMS, uno tra i maggiori problemi di salute pubblica.

La prevalenza di questa patologia é sottostimata benché in costante crescita. (approfondisci >)

Doveroso è considerare quegli aspetti che incidono sulla collettività dal punto di vista socio-economico.
1. COSTI DIRETTI: quelli relativi all’utilizzo di risorse per la prevenzione, la diagnosi e la terapia di malattie direttamente legate all’obesita’, cosi’ come per il trattamento dell’obesita’ stessa.
Tali costi incidono per il 7% sul totale della spesa sanitaria pubblica, pari a circa 23 miliardi di euro/anno
2. COSTI INDIRETTI: sono quelli relativi alla perdita di produttivita’, dai mancati introiti causati dall’assenteismo, dalle pensioni di invalidita’ e dalle morti premature (perdita di futuri guadagni).
3. COSTI PERSONALI: I soggetti obesi spesso hanno introiti inferiori rispetto alle persone normopeso perché vittime di discriminazioni nel mondo del lavoro. Evidenti sono i pregiudizi associati all’obesita’, anche per via di altre patologie e disabilita’ ad essa associate.

I costi sociali e sanitari sono notevolmente sottostimati, in quanto non comprendono:
• Quelli determinati dall’Obesità infantile ed adolescenziale
• I costi Indiretti
• La qualità di vita
• Il rendimento scolastico
• Il disagio psicologico

L’obesità, inoltre, comporta altre condizioni negative che danno luogo a patologie collaterali:
• respiratorie
• cardiovascolari
• metaboliche
• sessuali
• psicologiche e socio-economiche
• oncologiche

La presentazione del Centro C.S.R.T.O. può concludersi con la riflessione che già nel 1956, quando ancora non esisteva la “chirurgia bariatrica”, espresse un noto psichiatra: “
Tra tutti gli obesi, la maggior parte non inizierà neppure un trattamento; tra quelli che ne incominceranno uno, la maggior parte non lo porterà a termine; tra quelli che lo termineranno, la maggior parte non perderà peso; tra quelli che ne perderanno, la maggior parte lo recupererà rapidamente.”
Stunkard A.J., McLaren Hume M.: Arch Intem Med 1959; 103:79-85.

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